LEZIONI DI MAFIA PER GLI STUDENTI DEL IS DELL’ACQUA DI LEGNANO 

Avvocati Magrotti e Comunello all’Istituto Dell’Acqua:
il processo penale in una lezione insolita

Gli avvocati penalisti del Tribunale di Milano, Laura Magrotti e Gianluigi Comunello, hanno incontrato tutti gli studenti delle classi quinte dell’Istituto C. Dell’Acqua di Legnano, nell’Aula Magna dell’Istituto per due incontri sul tema “Il processo penale: le garanzie costituzionali” e “I reati di stampo mafioso nel processo penale”.

Ma non è stata la “solita” lezione di diritto …..

Gli avvocati hanno interagito con gli studenti con un linguaggio moderno e privo di tecnicismi e li hanno condotti nel mondo del processo penale e della realtà carceraria, soprattutto quella del temuto “41 bis”. Gli studenti e i docenti presenti li hanno ascoltati interessati e affascinati, immaginandoli avvolti nelle loro toghe in Tribunale, ed hanno potuto rivolgere loro domande puntuali sugli argomenti trattati.

Negli ultimi anni in Italia si è osservato un progressivo aumento dei ”processi mediatici” che si svolgono al di fuori dei tribunali, negli studi televisivi, con dibattiti che vedono schierarsi “innocentisti” contro “colpevolisti” con tanto di illustri criminologi.

Invece…. gli avvocati ci hanno accompagnato per mano nella Costituzione e ci hanno fatto riflettere sul fatto che i processi devono svolgersi nelle aule di Tribunale per consentire l’applicazione di tutte quelle garanzie costituzionali che assicurano a ognuno di noi la tutela dei diritti fondamentali della persona: 

“il giusto processo, la presunzione d’innocenza, il giudice naturale, i tre gradi di giudizio, le prove e testimonianze idonee.”

Gli avvocati hanno ammesso che purtroppo in molti casi i risultati delle indagini degli investigatori e le sentenze processuali arrivano troppo tardi rispetto ai “tempi brevi” televisivi, inoltre hanno rammentato casi emblematici di gravi “errori giudiziari” risolti solo dopo anni; hanno mostrato con un video le durissime condizioni delle carceri italiane che fanno ricredere sul senso rieducativo della pena….  eppure hanno anche sostenuto la necessità di credere nella “giustizia dello Stato” richiamando il messaggio accorato della ministra della Giustizia Cartabia.

Gli avvocati hanno commentato interviste con dichiarazioni di famosi mafiosi condannati all’ergastolo, e raccontato esperienze vissute con aneddoti, descrivendoci profili di disumanità ma anche di vera umanità di alcuni carcerati.

Gli studenti hanno ringraziato entusiasti gli avvocati e siamo certi che serberanno nel cuore queste parole come insegnamenti di vita.

Si ringraziano le docenti organizzatrici degli incontri Donatella Capobianco e Caterina Fumai col benestare di UCPI, unitamente alla Dirigente scolastica Laura Landonio e a tutto il personale che ha collaborato.

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